Mohammed VI del Marocco in visita per avviare la cooperazione Sud – Sud

Il re del Marocco Mohammed VI si è recato in visita nella giovane repubblica del Sud Sudan, occasione per stringere accordi di cooperazione e di solidarietà.

Il viaggio del monarca è arrivato a pochi giorni dal rientro nell’Unione Africana del Marocco e permetterà di portare in Sud Sudan il “know-how” accumulato nel corso degli anni in diversi settori, come quelli della sicurezza e della lotta contro il terrorismo. Il Sud Sudan entrerà così nel quadro della cooperazione Sud-Sud, che il re sta cercando di estendere a tutta l’Africa.

Nel paese africano il re ha incontrato il presidente Salva Kiir Mayardit con il quale ha sottolineato il ruolo importante delle organizzazioni regionali sub-sahariane, cioè l’Autorità Intergovernativa per lo Sviluppo (IGAD) e la Comunità dell’Africa dell’Est (EAC), in particolare nell’attuazione delle strategie dello sviluppo sostenibile nella regione dell’Africa dell’est.

I due capi di stato hanno espresso soddisfazione per il processo d’integrazione iniziato da questi due gruppi locali, e Salva Kiir ha mostrato interesse per il grande potenziale del Marocco volto a contribuire allo sviluppo e alla stabilità dell’Africa orientale.

Il comunicato congiunto di fine incontro indica inoltre che “Considerando che la questione di Sahara è diversa nella sua genesi e la sua natura giuridica e politica di quella del Sud Sudan, il presidente Salva Kiir Mayardit riconosce gli sforzi delle Nazioni Unite volti di arrivare ad una soluzione politica al conflitto regionale sul Sahara”.

Salva Kiir Mayardit ha tenuto a congratularsi con il Sovrano per “la reintegrazione del Marocco nell’Unione africana e si è rallegrato per il voto in assemblea che ha visto una schiacciante maggioranza dei favorevoli”, cosa che premia “il ruolo del Marocco ed il suo contributo effettivo per lo sviluppo, l’unità e la stabilità del continente”.

La visita di re Mohammed VI indica l’impegno del sovrano e del presidente della Repubblica del Sud Sudan per il consolidamento dei valori del panafricanismo, della solidarietà e della fraternità, e testimonia la forte volontà del Marocco di contribuire alla stabilità e al processo di costruzione della pace in Sud Sudan.

Da parte sua Mohammed VI si è detto soddisfatto per l’appello lanciato di recente dal presidente Salva Kiir per il dialogo nazionale, “un’iniziativa coraggiosa che consegue l’obiettivo dell’Unione Africana di far tacere le armi entro 2020”, nonché per la creazione di un Sud Sudan stabile e prospero.

Nel corso della visita i due capi di Stato hanno presieduto la cerimonia di firma di convenzioni e di memorandum d’intesa in settori chiave.

Si tratta della della convenzione relativa alla costruzione della nuova città a Ramciel. Le altre convenzioni e memorandum d’intesa coprono i settori dell’agricoltura, dell’energia, delle miniere, degli idrocarburi, dell’industria, dell’investimento, della lotta all’evasione fiscale, della formazione professionale e del partenariato economico.

Mohammed VI e Kiir hanno poi visitato l’ospedale militare da campo portato dalle Forze Armate Reali marocchine (FAR) il 23 gennaio scorso a Juba che ha assistito dal 1 febbraio 4.583 pazienti e registrato 7.936 consulenze, di cui 1.259 casi d’urgenza. I due capi di Stato hanno poi avviato la distribuzione di 267,5 tonnellate di doni umanitari alla popolazione di questo paese offerti dalla Fondazione Mohammed VI per lo Sviluppo. Infine hanno visitato mausoleo di John Garang, padre dell’indipendenza della nazione sud-sudanese.

Articolo preso da: Notizie Geopolitiche