Sudan, il suo universo culturale sconosciuto dalle mille diversità

Il Cluster European Union National Institutes of Cultures – EUNIC Sudan, progetto per diffondere nel paese africano il messaggio dell’europeismo convinto, intercettando le realtà socio-culturali sudanesi, in ricerca di punti di sintesi a beneficio della popolazione locale. Un’iniziativa italiana, promossa dall’Ambasciata d’Italia.

E’ nato il primo Cluster European Union National Institutes of Cultures – EUNIC Sudan, un progetto che si propone di diffondere in Sudan il messaggio più profondo dell’europeismo convinto, e cioè essere “Uniti nella Diversità”, intercettando le istanze e le realtà socio-culturali sudanesi, alla ricerca di punti di sintesi a beneficio della popolazione locale.

Si tratta di un’iniziativa italiana, con la firma da parte di Ambasciata d’Italia  – e il per suo tramite, della Società Dante Alighieri – e degli Istituti di Cultura di Francia, Germania e Gran Bretagna.

La diversità fonte di ricchezza. Il mantra che il Cluster EUNIC Sudan intende mantenere nel corso delle sue attività è proprio quello della valorizzazione degli aspetti della diversità e della molteplicità culturale del Sudan, in quanto fonte di ricchezza, non solo in termini teorici ma anche pratici, come ad esempio la possibilità di sviluppare potenzialità micro-imprenditoriali, artistiche, turistiche e sociali derivanti proprio dalla evidenziazione (e commercializzazione) dell’identità sudanese composta da una magnifica molteplicità di fonti e radici: cristianità e islamismo, arabismo e africanismo, nomadismo e stanzialità, centinaia di tribù, di clan, dialetti e persino lingue compiute, migliaia di chilometri di frontiera interculturale.

Il mondo sconosciuto del Sudan.

Da tutto ciò, scaturisce una molteplicità di stili di vita, di espressioni artistiche, tessuti, dipinti, decorazioni, garmenti, di stili musicali, di modalità comunicative verbali e non verbali, di consuetudini giuridiche non scritte, di trend architettonici e abitativi, di modalità di vivere la dimensione urbana e periferica: in breve, vi è in Sudan tutto un mondo non conosciuto dalla comunità internazionale e che potenzialmente contribuirà alla creazione di benessere, crescita, sviluppo economico e sociale e di valore aggiunto per il paese. “EUNIC Sudan”, osserva l’Ambasciatore italiano in Sudan, Fabrizio Lobasso, “implementerà i suoi obbiettivi sia attraverso un progetto socio-culturale come la creazione di una mappatura e di una rete di soggetti capaci di esprimere localmente e artisticamente la diversità sudanese, sia attraverso attività artistiche e di capacity building che riflettano la dimensione interculturale ed evidenzino la ricchezza della alterità culturale sudanese”.

Articolo preso da: La Repubblica